mercoledì 9 dicembre 2009

Sciare a 2, 3 e 4 passi da Varese

Breve digressione, nel mezzo del resoconto della nostra minivacanza norvegese, per rispondere ad una domanda di qualche giorno fa: ma a Varese si scia ?
Andiamo con ordine. A Varese non si scia, ma a pochissimi kilometri è disponibile una discreta pista per sci di fondo, attiva durante il periodo invernale e con neve naturale. Maggiori informazioni sul sito http://www.scinordicovarese.it/ .
Per chi invece volesse qualcosa di diverso ( discesa e snowboard ) diciamo che tutta la Lombardia offre davvero il meglio con impianti all’avanguardia per lo sci alpino e piste da sci di prima qualità.

Si scia in Valtellina, a circa 120- 150 minuti da Varese. Bormio, Livigno, Santa Caterina Valfurva sono senza dubbio le mete di maggior attrattiva per gli appassionati degli sport invernali oltre che del passeggio post sciata.



Madesimo - Madesimo è un comune di 582 abitanti nella provincia di Sondrio, in Valle Spluga, e comprende le frazioni di Madesimo, Pianazzo, Isola e Montespluga a 1.550 m s.l.m., ed è il comune italiano più lontano dal mare e facente parte della Comunità Montana Val Chiavenna. Località che fu cara a Giosuè Carducci, si trova a 140 chilometri da Milano, in una splendida conca di conifere.Gli sport invernali l’hanno resa meta ambita ai turisti. 50 sono i chilometri di piste innevate a Madesimo e sono praticabili a diversi livelli di difficoltà da sciatori, e agibili anche per escursioni in motoslitta o lo snow kite.Il territorio fa parte dell’ampia area sciistica della Val Chiavenna. Ottimamente servita da impianti di risalita, Madesimo permette di godere di ben 25 chilometri di piste per lo sci nordico. Con un totale di 75 chilometri di piste da sci agibili, il comprensorio sciistico di Medesimo è una delle più affascinanti località turistiche lombarde. Famosissima la pista detta “Canalone” che unisce Pizzo Groppiera al Pian dei Larici; mille metri di dislivello per tre chilometri di discesa nel più amabile degli ambienti montani.Tre le piste nere, undici quelle rosse e undici quelle blu; con ben tre cabinovie e dieci seggiovie, si può usufruire di un servizio consono all’attività turistica.



Bormio - La conca di Bormio, ampia e luminosa, è lo splendido panorama offerto da secoli di erosione di ghiacciai e corsi d’acqua. Bormio vede attorno a sè una corona di monti che verso nord formano una barriera di calcare e dolomia la cui cima principale è la Reit (3.075 m.).Le piste da sci di Bormio comprendono ben due versanti, quello di Vallecetta e San Colombano, che mettono a disposizione una somma di 80 Km di piste servite da 24 impianti di risalita.La più nota delle piste del comprensorio sciistico di Bormio è sicuramente la Pista Stelvio, che ha ospitato per ben due volte i titoli mondiali di sci alpino. Considerata ormai un classico della discesa libera, questa perla di Bormio, è ritenuta una delle piste più difficili e spettacolari dell’intero circo bianco.


Livigno - Livigno è un comune della provincia di Sondrio, situato a 1.816 metri di altitudine conta circa 5.500 abitanti, ed è situato a nord dello spartiacque alpino al confine con la Svizzera. Perla rara per il turismo, è considerato da molti luogo ideale per le vacanze invernali, disponendo di una fra le più vaste offerte turistiche presenti nella regione Lombardia. Il comune di Livigno gode infatti dello status extradoganale, che gli consente una serie di agevolazioni sulle imposte (quali l’iva); tale fattore ha consentito lo sviluppo di un’ottima affluenza turistica. Gli impianti sciistici di Livigno sono forniti di ottime strutture. Gli impianti di risalita di sono 33, che consentono lo spostamento di circa 46.000 persone all’ora, suddivise in tre cabinovie, quattordici seggiovie e sedici skilift su un dislivello di 1.200 metri. I versanti sciabili sono ben sei, disposti in modo tale che si possa sciare per l’intera giornata godendo della costante esposizione al sole. Le piste da sci di Livigno si snodano lungo 115 chilometri che consentono la pratica ad ogni tipo di sportivo, dall’agonista al principiante; le piste larghe e prive di ostacoli permettono la massima sicurezza in discesa.



Santa Caterina Valfurva - La cittadina sorge in una conca di conifere allo sbocco delle valli dei Forni e di Gavia. Rinomata stazione sciistica, ha dato in natali ai fratelli Achille e Deborah Compagnoni. La tradizione montana della famosa località sciistica è palpabile in ogni angolo della città. Comprende un’ampia area sciabile ottimamente innevata nell’arco di tutta la stagione invernale. Santa Caterina di Valfurva ospita diverse competizioni internazionali, soprattutto di fondo, con anelli di ben dieci e cinque chilometri immersi nella natura. Sono 60 i chilometri complessivi del comprensorio sciistico, suddivisi in 40 chilometri di piste per lo sci alpino e 20 per lo sci nordico. Gli impianti di risalita a Santa Caterina sono suddivisi in 2 cabinovie, 2 seggiovie e 3 sciovie, con piste agibili a diversi livelli di difficoltà; vi si trovano infatti 3 piste nere, 6 rosse e 2 blu.Le piste da sci raggiungono la quota di 2700 metri sul livello del mare, con piste sempre perfettamente innevate, grazie anche al supporto di un impianto di innevamento artificiale che garantisce la praticabilità delle piste da dicembre ad aprile.



MAGGIORI e PIU' COMPLETE INFORMAZIONI SUL SITO UFFICIALE DELL'ALTA VALTELLINA http://www.altavaltellina.eu/Altavaltellina/localita.cfm


Ma dalla Città Giardino è facilmente raggiungibile anche la Val d'Aosta. Infatti entrando in autostrada direttamente a Varese, in poco più di due ore si è in pista a Cervinia, Gressoney nel comprensorio del Monte Rosa e la rinomata Curmayeur.


Infine degno di nota, non fosse altro perchè lì da ragazzino con il crillico fondoschiena poggiato su neri sacchi della spazzatura utilizzati come slitta, ho passato qualche domenica, è Macugnaga in provincia di Verbania. E' stata una delle prime località a valorizzare le proprie montagne per accogliere gli sciatori più esigenti. La presenza del Monte Rosa ha favorito lo sviluppo delle attività turistiche in generale e dello sci in particolare. Il parco impianti è forse un po' datatoma la bellezza delle montagne e la possibilità di sciare tra i 1300 e i 2700 metri su 38 km di piste la rende ancora apprezzata dagli sciatori.


Insomma come potete notare, senza voler prendere in considerazione la vicinissima Svizzera, Varese consente di raggiungere facilmente le migliori stazioni sciistiche del Nord Italia....anche se io alla fine preferisco pur sempre il Mare!

martedì 8 dicembre 2009

Oslo - Bondeheimen Best Western

Oslo è una città in cui gli alberghi abbondano.
Per questo non è semplice scegliere quello giusto e anche in questo caso, non ce ne vogliano le care e vecchie agenzie di viaggio, ci siamo affidati all’ormai insostituibile internet
Dopo una breve ma attenta ricerca, la scelta è ricaduta sul Bondeheimen Hotell Best Western.

Posto proprio nel cuore della città, in via Rosenkrantz Gate 8, questo Hotel si è rivela to confortevole e perfetto da un punto di vista strategico. In centro, a circa un kilometro dalla stazione dei pullman e a circa 800 metri dalla stazione ferroviaria, questo albergo a quattro stelle è perfetto per chi intende muoversi a piedi per le vie del centro, oppure per chi vuole utilizzare l’ottima ed efficiente rete di mezzi pubblici ( puliti , puntuali ma forse un po’ costosi).

Ingresso confortevole agghindato per le feste natalizie, il personale disponibile e gentile. Ci è stata assegnata la camera 530. Una camera non molto spaziosa , arredata in maniera forse un po’ troppo spartana ma tutto sommato piacevole e calda. Letti over size con i classici caldissimi piumoni (ognuno ha il suo ).

Unica pecca il bagno, perché un albergo 4 stelle marchiate Best Western, non può avere un bagno così!

Guardandolo, mi sembra di stare in una bettola di quart’orine in qualche cittadina oltre la cortina di ferro negli anni 80. Nel bagno infatti non c’è il riscaldamento, ma solo una stufetta posta sopra la porta di ingesso al bango stesso. E poi un fastidioso odore di fogna, ebbene si, lo scarico aveva un ritorno di fogna che dava al bagno quel caratteristico odore..di fogna appunto .Per finire, niente tapparella, a coprire l’immenso finestrone , ma solo una tendina praticamente trasparente e poi il nulla. Altro aspetto negativo: la TV . Dettaglio insignificante per molti ma non per me. Mi piace sbirciare i canali del paese ospite, oppure fare zapping sui canali internazionali facendo finta di capire ciò che si dice,e perché no magari un bel telegiornale italiano.

Niente di fondamentale sia chiaro, ma può un albergo blasonato non avere più di 6 canali in chiaro e 4 in paytv? Secondo me no. Soprattutto quando poi internet invece viene gratuitamente messo a disposizione degli ospiti. In ogni camera c0è una connessione e due pc nella hall sempre connessi vi tengono in costante contatto con il mondo , con la vostra mail, con l’ufficio, con gli amici e con il vostro blog preferito !

Quello poi che ci ha davvero colpito è stata la gentilezza del personale. Ne sentirete parlare motlo durante i nostri racconti norvegese. Pensavamo di trovare un popolo freddo e distaccato e invece siamo finiti nel cuore dell’ospitalità scandinava. E anche in albergo ne abbiamo avuto la riprova: gentilezza e ospitalità un binomio perfetto.

Infine, dulcis in fundo, dove potevo trovare la tanto amata anguria nel mese di dicembre se non a due passi dal polo nord? La differenza tra questo albergo e i tanti altri che abbiamo studiato on line consisteva proprio nella colazione che Best Western per politica aziendale ricomporende sempre nel prezzo delle camere….e che colazione!

Ai classici caffè, cappuccino, latte e the, sono affiancati il succo di mela, il succo di arancia o di albicocca. Immancabile lo yaughurt, davvero buono. E poi Bacon croccante e uova (strapazzate, sode o alla cocque ), salmone freschissimo, aringhe affumicate, gamberetti, salumi e formaggi vari, insalate, tortini di verdure, frutta di ogni stagione, cereali, biscotti, …insomma davvero tutto di tutto , anguria compresa, , che io ho puntualmente assaggiato ad eccezione dei peperoni : alle 8 del mattino quelli proprio no !

domenica 6 dicembre 2009

Milano Orio al Serio / Oslo Rygge e ritorno = 2 euro

Eccoci di nuovo tornati nell'italica terra, dopo qualche giorno passato in Norvegia a due passi dalla casetta di Babbo Natale. Durante il viaggio di ritorno a bordo del 737 pensavo guardando fuori dall'oblò che anni fa sarebbe stato impensabile raggiungere mete così particolari spendendo poco più di due caffè! Ebbene sì, per questo viaggio abbiamo voluto testare la compagnia di volo low cost Ryanair spendendo la bellezza di 2 euro a testa ( andata e ritorno si intende !).
Per i profani di internet va precisato che le compagnie low cost sono compagnie aeree che mettono a disposizione biglietti a pochissimo prezzo acquistabili solo attraverso internet. Si parte da piccoli aereoporti e non ci sono, almeno ufficialmente, i comfort di una normale compagnia aerea. La verità è differente, perchè tra una compagnia low cost ed una normale, l'unica differenza è che sulla prima ti fanno pagare tutto. Il biglietto standard prevede volo e bagaglio a mano ( 10kg al massimo ), ogni altra necessità ha un costo spesso salatissimo. Per un bagaglio da imbarcare si pagano 18 euro, per il check-in al desk in aereoporto, con la signorina che vi spiega dove dovete andare e vi controlla i documenti, anzichè al self service si pagano altri 18 euro e così via.
Ciò premesso, noi ci siamo limitati ad acquistare tramite internet due biglietti da Bergamo (il terzo aereoporto di Milano ) a Rygge ( il secondo aereoporto di Oslo ) spendendo solo 2 euro a testa e con un bagaglio a mano ciascuno. Ma attenzione se non volete trovarvi una spesa di commissione al momento dell'acquisto, dovete utilizzare per i pagamenti on line una carta di credito visa electron. Negli altri casi infatti viene aggiunto al prezzo il costo della commissione. ( da 10 euro a 20 euro ca)
Abbiamo effettuato il check in, tramite internet qualche giorno prima di partire e ci siamo recati direttamente a Bergamo ( 40km da Milano) in automobile che abbiamo posteggiato per tre giorni presso uno dei tanti posteggi lunga sosta presenti nei dintorni di ogni aereoporto. Con 19 euro, la società da noi scelta ci ha garantito il posteggio dell'auto con custodia e servizio navetta dal posteggio all'aereoporto e ritorno. Perfetto direi.
Quanto al volo, ero scettico e mi sono dovuto ricredere. Innanzitutto entrati in aereoporto ci siamo diretti immediatamente al controllo di sicurezza, senza passare da alcun banco check in.
Saliti a bordo, i posti non vengono assegnati ma ciascuno si sceglie quello che vuole, abbiamo optato per dei posti vicino alle uscite di emergenza, davvero larghi e comodi. Cortesia e professionalità hanno contraddistino la crew ( ovvero l'equipaggio ) del nostro volo, abilmente comandato dal pilota italianissimo che ci ha tenuti informati sul percorso, l'altezza, la velocità, il tempo...insomma tutte quelle cose inutili ma che fa sempre piacere sapere e raccontare. Noi abbiamo viaggiato a circa 11.000 metri ad una velocità di 900km/h, passando per Zurigo, Francoforte e poi su su fino ad Oslo.
A bordo. a parte il bagno, il resto è tutto a pagamento. Snack, acqua, caffè, ogni vostro desiderio verrà esaudito con qualche euro. E per i maniaci del gioco, ci sono pure i gratta e vinci della compagnia aerea. Inoltre per chi non riesce a stare senza il telefonino, Ryan Air consente l'utilizzo a bordo del proprio cellulare purchè non sia GSM e purchè ciò non avvenga durante decollo e atterraggio.... Attenzione alle tariffe! Che dire altro ? Se avete voglia anche voi di girare per l'Europa spendendo pochi euro per l'aereo non esitate a collegarvi ai siti delle principali compagnie low cost... noi non ci siamo pentiti!

venerdì 4 dicembre 2009

Another day in Oslo ... stavolta con la neve!

Altra breve incursione nel web per qualche piccola informazione, in attesa di fare rientro in Italia per relazionarvi nel dettaglio.
Oslo si sta rivelando davvero interessante e molto facile da girare ( Grazie agli autobus 20 - 30 e 31 ed ai loro disponibilissimi autisti ). Stamattina sotto la neve siamo andati al museo dei Vikinghi, dove - per continuare la tradizione cominciata con il Vascello svedese Vasa - abbiamo potuto ammirare le uniche navi vikinghe esistenti sul pianeta. Datazione 850 A.C.... incredibile !
Nel pomeriggio invece, via via via dall´altra parte della citta' per far visita al museo di Munch dove dopo il furto del 2004 sono finalmente riesposti i quadri celebri ( L`urlo su tutti ).
Dopo una breve pausa in albergo siamo pronti per uscire nuovamente con destinazione la piazza antistante il palazzo del Municipio, dove da qualche giorno c´e' uno dei piu' famosi mercatini di Natale.
A presto !
Bru & Cri

giovedì 3 dicembre 2009

LIVE from OSLO

Cari lettori,
vi scriviamo da Oslo dove siamo giunti qualche ora fa. Per ora che possiamo dirvi ? Ammazza che freddo!
Appena conclusa la cena al New Orleans Restaurant dove abbiamo avuto la riprova che "su al nord" la cucina non e' mai il massimo. Per adesso vi salutiamo, rimandando a domani ogni altro commento. Buona notte!

p.s.
Il programma di domani prevede il museo delle navi vikinghe ed il museo Munch ( per gli ignoranti, quello dell'urlo)
c u ( see you later)
Cri & Bru from Oslo with love...and peace

mercoledì 25 novembre 2009

Italia - Nuova Zelanda: una questione di cuore e di All Blacks

La faccenda mi riguarda, ma solo di striscio. Io mero autista di un sabato pomeriggio, racconto solo il contorno di quanto accaduto, sperando che presto Bru, protagonista insieme all'Orso Bruno, voglia scrivere qualcosa di più.

Che non sarebbe stato un sabato come un altro lo si capiva subito, sin dall'ingresso in città. Milano pareva "Nuova York". Auto ovunque manco fosse la finale del Campionati di Calcio del 1982... Ma in questo sabato speciale il calcio era bandito e le uniche palle consentite dovevano avere una forma rigorosamente ovale.

La destinazione finale di questo viaggio, cominciato da Varese alle ore 13.00, era come detto Milano, zona San Siro ovvero il Gotha del calcio : lo stadio Meazza !
Sede di Milan, Inter ma anche luogo di culto per gli amanti dei grandi concerti musicali (qui si è esibito anche Bob Marley) , lo stadio milanese questa volta ospitava l'Italia del rugby.

Ma non era una partita come le altre perchè speciali erano gli avversari degli azzurri.
Davanti agli oltre 80.000 spettatori c'erano infatti gli All Blacks. Per intenderci quelli grossi e vestiti di nero che prima di ogni gara "dedicano" un canto di guerra Maori agli avversari con l'obiettivo forse di spaventarli. Si trattava per la verità di un test-match, conclusosi 20 - 6 per i neozelandesi ma festa doveva essere e festa è stata. Di pubblico e di gente. Di colori, musica e partecipazione in uno stadio di San Siro esaurito come mai prima.

Bello, anche per chi come me ha fatto semplicemente da autista e ha goduto di qualche attimo emozionante in piazza Duomo, dove in dolce compagnia ( ma di questo se ne parlerà nel prossimo post ) insieme a centinaia di spettatori improvvisati ho potuto vedere gli ultimi attimi della partita sul maxi schermo.



Una bella giornata di festa e lo si leggeva anche in faccia agli spettatori Bru e Orso Bruno!


E se volete rivivere un pizzico di questa esperienza, guardatevi il video...da pelle d'oca!

Cri
p.s. NON COMPRATE FRUTTA E VERDURA NEI PRESSI DELLO STADIO, COSTANO POCO PIU' DELL'ORO ( tra tutti segnalo mandarini a € 4,10 al kg....davvero esagerati )

giovedì 29 ottobre 2009

Indovina indovinello...

Cari viaggiatori del Crillo, nonostante tutto quello che è successo il Crillo ed io non abbiamo perso certo la voglia di viaggiare e, a questo proposito, vi diamo un piccolo suggerimento sulla nostra prossima meta:
Indovina indovinello,
dove andrà - a Natale - il Crillo di bello??!



martedì 20 ottobre 2009

Nome in codice Udronotto

A Torino vive e lavora uno dei più geniali artisti degli ultimi anni. Il suo nome è Marco Pece, meglio noto però come Udronotto.


Marco Pece, persona squisita dai modi gentili, ci ha aperto il suo fantastico mondo lasciandoci senza parole. Ci siamo imbattuti in lui quasi per caso, ormai un anno fa quando alla ricerca di immagini on line dello Sposalizio della Vergine incappammo in una rivisitazione dell'opera raffaelliana in chiave Legoland: geniale ! Perchè questo è quello che Marco Pece fa: ricrea l'arte con l'ausilio dei Lego! Quei mattoncini colorati che per tanti pomeriggi hanno dato forma ai nostri giochi da bambini, con Udronotto diventano ri-rappresentazione dell'Arte. Quadri celebri quali appunto Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, L'Ultima Cena di Leonardo, La Gioconda e molti altri ancora. Ma non solo il Rinascimento nell'opera di Marco Pece, che nel suo sito svela una vera e propria passione per l’arte in tutte le sue espressioni che lo ha spinto a rivisitare con ironia, ma pur sempre con grande rispetto opere di grandi maestri del passato e proseguendo in un percorso temporale che lo ha avvicinato anche ad artisti contemporanei. Da ultimo, dopo Warhol , Vettriano e Hopper il bellissimo omaggio a Cattelan... il tutto rigorosamente legostyle, una scelta quella di utilizzare i mattoncini legata al gusto personale ed ad una ricerca di fattibilità a volte molto lunga.




Come spesso accade per questi Artisti italiani, il Paese natale li snobba, li guarda con diffidenza o a volte persino li ignora...salvo poi ricredersi quando arriva il successo internazionale. Marco Pece è un istituzione in molte zone d'Europa e sta suscitando interesse in Brasile dove gli viene dedicato uno speciale su riviste di settore, in Russia dove invece ha trovato spazio su AD, in Olanda e in molte altre realtà.
Infine, mi si consenta, il vero colpo di genio di cui persino il Time ha voluto dare notizia pubblicando l’immagine del mosaico Lego raffigurante il neo eletto presidente americano Barak Obama.

Udronotto web site

Galleria di foto



domenica 18 ottobre 2009

Son passati sei mesi

Sei mesi fa ……..l’inferno
Sono passati sei mesi esatti da quella tragica notte che ci ha visto dirette vittime di un evento inimmaginabile per chi, fortunatamente non lo ha vissuto.
E le nostre vite sono completamente cambiate. Non sono le nostre, ma anche quelle di settantamila nostri concittadini.
Da quella notte il terrore per il presente e per il futuro si è impadronito di noi. Da quella notte altre undicimilaseicentocinquantotto scosse hanno tolto la speranza di una ripartenza veloce per tutti noi.

Il terremoto non è una frana né un disastro ferroviario, che sì hanno prodotto distruzione di case, morti e feriti, comunque, ma che ha dato ai sopravvissuti la possibilità di ripartire subito, anche se con il cuore spezzato. Il terremoto no. La scìa è infinita, sembra che non finisca mai, giorno dopo giorno ti martella, ti ferisce, ti impaurisce, ti toglie le forze.

Ma c’è una speranza? Come e dove guardare con speranza?
Speranza sono le case antisismiche realizzate con velocità sensazionale? Oppure le case rimaste in piedi di fronte ad una forza distruttrice così forte?
O speranza si chiamano le migliaia di ragazzi che in questi giorni hanno riempito le nuove scuole dai colori insoliti e sorte velocissime attorno alla vecchia città distrutta? O speranza è l’impazzito traffico che riempie le vecchie strade della periferia che passano talvolta tra edifici distrutti che sono ancora lì a ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, quanta gente ha sepolto nel sonno?
O speranza sono quelle poche luci che la sera si accendono nelle case che qualcuno ha deciso, con il cuore in gola per la notte incombente, di riabitare?
Ma speranza non può essere il sorriso dei suoi abitanti che non c’è più, le file interminabili nei provvisori uffici pubblici, l’Ospedale che pare appartenere al terzo mondo, le case antisismiche che hanno stravolto il tessuto urbano e che non capisci se sono state costruite per viverci sempre, il centro storico che ho attraversato che ho attraversato per una buona fetta e che ho visto non ferito ma moribondo.
Macchè ricostruzione iniziata!
Sono state realizzate case nuove dove prima non c’erano, in agglomerati fatti di tanti edifici, uno accanto all’altro. Serviranno anni perché siano funzionali: mancano di strade, di negozi, di centri di aggregazione. Le scuole sono altrove. I servizi pubblici, gli uffici pubblici, stanno sorgendo altrove. Tutto fatto con molta fretta, senza progettazione complessiva, con la struttura comunale incapace di proporre qualcosa di più organico: così l’emergenza ha privilegiato la velocità di dare un tetto a 20.000 persone, gli altri abitanti devono rientrare nelle loro case da rendere abitabili nei prossimi anni. Nel frattempo sono negli alberghi in città (pochi) o in quelli della costa (molti). Qualche migliaio ha la casa abitabile e se trova il coraggio di viverci e di dormirci formerà il primo nucleo della nuova città.
Ma senza la ricostruzione del centro storico sarà, tra molti anni, un’altra città.
Ma un miracolo a sei mesi esatti c’è stato: abbiamo ritrovato il nostro gatto ARTU’, disperso da quella maledetta notte.
Orso Bruno
6 ottobre 2009

giovedì 1 ottobre 2009

A Torino per gli amanti dei formaggi - La trattoria della Posta

Gita fuori porta domenica per i Viaggi del Crillo, alla ricerca di uno degli artisti più geniali del panorama artistico attuale, Marco Pece meglio conosciuto come Udronotto che ha fatto della sua passione per i lego una vera e propria forma di arte... ma di questo di sicuro vi dirà Bru !

Io invece mi occuperò di stuzzicare il vostro appetito con una segnalazione di tutto rilievo: la Trattoria della Posta !


La Trattoria della Posta è una vera e propria istituzione in terra sabauda e non solo , avendo praticamente "inventato" ormai 100 anni fa un modo di fare ristorazione tutto incentrato sul formaggio, che qui troverete in ogni forma e pietanza ! Negli anni 50 l'osteria con stallaggio per i cavalli lascia il posto alla Trattoria come la conosciamo oggi, dove il buon Giovanni si dedica anima a corpo a deliziare tutti coloro che per curiosità o abitudine qui si recano.

Accanto ai piatti farmaggiosi, è possibile assaporare la vera cucina tradizionale piemontese, con un bel piatto di agnolotti , di bollito, o la caratteristica Finanziera ma il vero protagonista è e rimane il formaggio. Antipasti caldi di formaggi di ogni specie, gusto e profumo, crocchette , frittelle, tartine... insomma di tutto di più! Anche per i primi la scelta , a nostro parere, dovrebbe ricadere proprio su un bel piatto a base di formaggio. Pennette con formaggio di Castelmonte, Soufflè con gorgonzola e davvero molto altro. Da provare assolutamente la frittura di funghi porcini e la ruota di formaggi ( con la variante di tipologie di formaggi 7 - 18 -27 -32)

Che dire altro ? Anche il vino scelto dalla casa non è niente male, le materie prime sono di ottima scelta e la varietà di formaggi è tale da far morire di infarto anche un osso duro come Topolino !
TRATTORIA DELLA POSTA
Strada comunale di mongreno, 1610132 - Torino (TO) Italia
Tel. 011.8980193
Prenotazione pressochè obbligatoria
Chiuso il lunedì
Prezzo - noi abbiamo speso € 58,00 per due antipasti, un primo, un secondo, un tagliere di formaggi per 2 persone acqua e vino.
Nota dolente - a noi non hanno consegnato il menù, che sicuramente c'è ma che sarebbe buona abitudine consegnare SEMPRE ai clienti... e noi avremmo potuto chiederlo
Altra nota dolente - nessuno ci ha spiegato che tipi di formaggi c'erano nella ruota, siamo andati a tentativi facendo finta di essere grani intenditori ma sicuramente qualche errore lo abbiamo fatto. Peccato davvero, però a discolpa dei gestori va detto che siamo arrivati davvero tardi e che aspettavano solo noi per chiudere e tornare a casa.
Nel complesso questo è davvero un ristorante superlativo, DA PROVARE !

martedì 15 settembre 2009

L'aperitivo milanese

Milano si sa è la terra dell'aperitivo. Nella capitale lombarda, questa è più che una abitudine: è un vero e proprio rituale!

Il funzionamento è facile e la spesa contenuta. Alle 19.00, dopo una lunga giornata di lavoro ( o di ozio ) ci si incontra in uno dei molti locali che affollano Brera , i Navigli o Parco Sempione e per la modica cifra di € 7.00 che possono diventare € 10.00 a seconda del locale si sorseggia un cocktail in compagnia, "spiluccando" pasta fredda, crocchette di patate, tramezzini, patatine, formaggi, salumi, polpettine, salatini, paella, verdurine e altre cosucce.

Inutile dire che la qualità del cibo non è certo delle migliori, ma anzi direi alquanto scadente...ma del resto lo scopo principale dell'aperitivo non è certo questo.


Ecco i "PRO" dell'aperitivo milanese:
- si incontra davvero tanta gente
- spesa contenuta
- si beve in compagnia
- si cena senza cenare
- cibi sfiziosi e vari
- buona musica

ecco i "CONTRO" dell'aperitivo milanese:
- si incontra davvero troppa gente
- il cibo non un gran chè
- capita di dover aspettare due ore per un tavolo
- capita di dover fare la coda per ordinare, per mangiare , per andare in bagno
- trovare posteggio in zona aperitivo può diventare una bella impresa

I LUOGHI CULT DELL'APERITIVO MILANESE

Senza dubbio sono i localini nella zona di Brera, i viali intorno ai Navigli e i locali in Corso Sempione. Per alcuni il vero aperitivo milanese si serve al bar Magenta di via Magenta, per altri l'Old Fashion di via Alemagna, oppure il Toqueville o il Livin di Corso Sempione... la verità che soltanto provandoli potrete stabilire quale è il vostro locale preferito !




IL GIUDIZIO DELL'INVENTORE DELL'HAPPY HOUR
Personalmente non impazzisco per la formula milanese dell'aperitivo e on line ho trovato che la pensa come me: niente di meno che l'inventore dell'Happy Hour ! Leggete un po' che dice ...
"Non vorrei fare una delle solite interviste in cui ti spiego qualcosa di me e di ciò che ho fatto. Vorrei sfogarmi con te che conosco da tempo e sei un amico... E’ finito tutto. E’ finito tutto miseramente. Finalmente abbiamo perso il gusto di fare l’aperitivo. Dopo 12 anni in cui abbiamo confuso l’Happy Hour con l’Aperitivo e non abbiamo saputo dare il giusto indirizzo ai nostri consumatori milanesi per conservare forse una delle più vecchie tradizioni della città, siamo arrivati “alla frutta”! Non basta più niente! Prezzi più bassi, kili di cibo, i soliti cocktail... non è più un aperitivo!Forse è meglio chiamarlo una produzione aziendale di cibo... siamo mensa aziendale o bar?" ( tratto da Milano da bere )

sabato 22 agosto 2009

Ricominciamo da settembre

Grandi novità per i viaggi del crillo, con settembre infatti vi presenteremo innanzitutto la nuova sede ufficiale dei VIAGGI DEL CRILLO !!! E poi la nuova veste grafica, con tante tante tante curiosità sfiziose! Prossima fermata : VIAGGIDELCRILLO.COM

mercoledì 15 luglio 2009

Il Mare a Varese ? Stanno lavorando per noi !

Altro che mare, sono bastati 30 minuti di pioggia intensa e l'Olona ha deciso di farsi una passeggiata per le strade della Valle Olona ! Queste sono solo alcune delle immagini di quanto accaduto questa mattina , ma la cosa più incredibile è la velocità con cui tutta questa acqua è sparita dalle vie cittadine quando ha smesso di piovere. A me non sembra normale e a voi ?
Ecco il reportage esclusivo


Guarda la galleria completa delle immagini

sabato 20 giugno 2009

Tutti a Roma per Silvia e Alessandro

Altro fine settimana all'insegna dei festeggiamenti. Questa volta al Lago abbiamo preferito la Città... ma non una città qualunque ! Roma

Tanti Auguri a Silvia e Alessandro!

mercoledì 17 giugno 2009

Giugno di matrimoni - Auguri a Daniele ed Elena

Giugno di Matrimoni. Ecco la ragione di tanto silenzio da parte nostra!
Andiamo per ordine. All'inizio di questo mese ci siamo ritrovati a Lecco e per la precisione a Mandello del Lario, terra tanto cara agli amanti delle moto Guzzi , per festeggiare Daniele ed Elena. A loro vanno i nostri migliori Auguri!

domenica 17 maggio 2009

Pulizie del dopo terremoto

Tutti noi abbiamo bisogno di toglierci da dosso polvere e calcinacci della nostra esperienza... Probabilmente ne hanno bisogno anche loro: i miei "surviving pets"!

















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I viaggi del Crillo - Appunti disordinati di viaggio

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