sabato 14 febbraio 2015

Romeo e Giulietta e la pratica catastale

Nel post precedente abbiamo raccontato a modo nostro quello che abbiamo visto a Verona sotto quella che si dice essere la casa di Giulietta, l'innamorata sfortunata di Romeo. Ma il dubbio che assale molti ( se non tutti ) sotto uno dei balconi pù famosi al mondo, è il seguente: ma questo è davvero il balcone di Giulietta ? 
La risposta arriva dalla storica Lois Leveen che in barba ai sentimenti fa sapere che Romeo e Giulietta "A ingigantire il paradosso di quanto sia tarocco il più sublime simbolo dell’amore sfigato è che, ancora oggi, un milione e mezzo di visitatori all’anno vanno a Verona. tutti a fare foto e giurarsi eterna fedeltà in un set di totale fantasia, ricostruito con ingegno perverso alla fine degli anni trenta nell’androne di un palazzo medievale vicino la Piazza delle Erbe,  ribattezzato “La casa di Giulietta”. In quella corte fasulla, riassemblata ispirandosi addirittura a un film americano del 36, solo per fare contenti gli illusi d’ amore furono murati sotto a una finestra dei frammenti di un sarcofago antico presi da un museo. "(leggi  il parere dello storico - tratto da La Stampa )

Romeo, Giulietta e una gomma da masticare

Nel giorno di San Valentino ecco un post dedicato agli innamorati che hanno fatto di Romeo e Giulietta il simbolo dell'amore e delle sue pene. 
Nella nostra ultima e recentissima visita a Verona non potevamo non visitare quello che si dice essere il balcone dell'abitazione della giovane veronese del "clan" dei Capuleti. Da questo balcone, narra la leggenda, la trecciuta Giulietta si affacciava per intrattenere la clandestina relazione amorosa con il povero Romeo, appartenente al "clan" dei Montecchi , acerrimi nemici dei Capuleti.
Verona contende quindi a Venezia e Parigi il primato della "città degli innamorati" e non potrebbe essere altrimenti dato che qui la storia di questo amore struggente e travagliato è ambientata e qui da tempo immemore vengono gli innamorati a giurarsi amore eterno, lasciando nel giardino dell'abitazione di Giulietta iscrizioni e biglietti amorosi.

La casa di Giulietta è un palazzo medioevale nel cuore di Verona, a pochissimi passi dalla bellissima piazza delle Erbe. Al giardino è possibile accedere gratuitamente, mentre per potersi affacciare al balcone è richiesto il pagamento di un biglietto dal costo di €6,00. In verità l'interno della casa è oggi adibito a spazio espositivo, ma tant'è che in molti (soprattutto stranieri) si mettono in coda per almeno una fotografia da uno dei balconi più famosi al mondo.
Fino alle 19.30 è possibile entrare all'interno del giardino, farsi un selfie con la statua a grandezza naturale di Giulietta e lasciare un messaggio d'amore sui muri del palazzo. E sono proprio i muri ad averci lasciato di stucco! Sono infatti tra le cose più disgustose e stomachevoli che io abbia mai incontrato. Il motivo è presto spiegato. Nel corso degli ultimi decenni infatti i tanti innamorati passati per questo giardino, non trovando alcun modo per fissare i propri messaggi d'amore al muro hanno pensato bene di cominciare ad utilizzare le gomme da masticare , il tutto sotto lo sguardo della povera Giulietta, costretta tra l'altro a "farsi toccare" il seno destro in nome dei buoni auspici.


domenica 8 febbraio 2015

Aspettando Expo

Mancano ancora un paio di mesi all'inaugurazione dell'Expo milanese ma per gli amanti del settore si comincia la prossima settimana con RistoExpo in programma dal 15 al 18 febbraio a Erba (Lario Fiere ).
Ottima occasione per esperti e non del settore food per incontrare i più grandi maestri della cucina italiana e scoprire le novità e le tendenze dei prossimi mesi.
Lunedì 16 febbraio alle ore 10.00 Bruno Barbieri (stellato giudice di MasterChef )terrà una lectio magistralis , mentre martedì 17 alle ore 16.00 sarà il turno di Davide Scabin ( l'inventore stellato del Cyber Egg e dell'ART & Food italiana) per conlcudere con mercoledì 18 alle ore 10.00 con l'incontro con chef Rubio (lo Chef on the road per eccellenza volto noto di DMAX e Unti e Bisunti).
Per maggiori info www.ristoexpo.net
Per il programma clicca qui

L'uovo di Parisi o le ova di "Ciusippina" ?

Una cosa è certa, Paolo Parisi è uno che ha davvero deciso di metterci la faccia e per non sbagliare lo ha fatto direttamente sulla confezione del suo prodotto "high level": le uova.
Il famoso fotografo Oliviero Toscani è l'autore dell'immagine che raffigura l'imprenditore senese accanto al suo adorato uovo. 
Passeggiando per le vie di Verona, mi sono imbattuto in uno store davvero particolare, perchè punta a raccogliere le eccellenze italiane in materia di food and beverage incluse quindi le uova di Paolo Parisi che vengono vendute in confezioni da 6 al prezzo di € 8,00 !  Ho letto diversi articoli on line riguardo a queste uova e incuriosito dai tanti racconti di guerra di pasticceri più o meno quotati, di food blogger più o meno seguiti e di chef più o meno stellati, mi sono detto : è arrivato il momento di provare personalmente! 
Uova bianchissime quelle di Paolo Parisi, che con la moglie Fabrizia, alleva maiali di cinta senese e produce salumi pregiati, carne di angus, conserve e uova. 
Ma come sono queste uova ? La loro particolarità sta sicuramente nel tuorlo che appare a parer mio cremoso e morbido. On line leggerete che il tuorlo di queste uova "ha una struttura proteica fuori dal comune, più lunga, con la capacità di incorporare, se montato, anche tre volte l’aria di un tuorlo qualsiasi; un leggero gusto “mandorlato”, apprezzabile nel finale degustando il tuorlo crudo o liquido, che conferisce straordinaria leggerezza alle lavorazioni in cui viene impiegato, come zabaione, maionese, creme”. Ma quello che mi ha lasciato senza parole , oltre al prezzo ed al guscio bianchissimo, è il fatto che le galline livornesi che depongono queste uova vivono all’aperto e in piena libertà, mangiano "bio" e soprattutto bevono latte! Ed è proprio al latte di capra che si deve il risultato finale. 

Ma allora mi sono chiesto: ma ne che sarà di "Ciusippina", quella delle ova di Roio ( in Abruzzo ) ? Come farà a rimanere al passo con le uova stellate che tutti i migliori chef si contendono ? E soprattutto riusciranno le ruspanti galline abruzzesi che si nutrono con mais, verdura, frutta, grano e tutto quello che trovano girovagando per la campagna a tenere il confronto con le toscanacce Livornesi ? 
Eppure a me le uova di Giuseppina piacciono davvero molto, così come quelle delle galline di un altro contadino di nome Giovannino o quelle di Pasquale , che anzichè le livornesi ha adottato le americanelle, tanto piccole ma tanto belle. Tutte uova "all nature", senza forzature, senza filiere, senza intermediari, senza blasonature, a km zero e rigorosamente bio, nel significato più profondo del termine, pronte ad essere lavorate da mani sapienti e diventare pasta, creme, dolci, frittate ecc ecc in meno di 24 ore dalla deposizione.

E allora meglio le uova di Parisi oppure quelle di "Ciusippina" ? E' lo stesso imprenditore agricolo senese a dare la risposta intervenendo ad una lezione davanti ad alcuni cuochi pescaresi  "L'uovo del contadino è un privilegio per pochi amici dei contadini stessi, il ristoratore non lo può usare perché non è permesso dalla legislazione . Io l’ho reso legale, allevando le galline come il contadino e ho scelto le galline bianche livornesi, perché sono piccole, leggere, volano, sono vivaci e fanno tante uova. " (www.cuichiabruzzesi.com)  Ecco finalmente la risposta che suona come una certezza: io sono certamente un privilegiato, grazie a Giuseppina, a Giovannino e a Pasquale.

Ma se resta quindi il dubbio su quale sia l'uovo perfetto e su quali debbano essere le sue caratteristiche, lo stesso non si può dire sulla ricetta dell'Uovo Assoluto di Paolo Parisi, dove i dubbi lasciano il posto al gusto, quello dell'uovo , esaltato dal parmigiano reggiano.


L'UOVO ASSOLUTO
Piccola padella di ferro nella quale versare abbondante olio di oliva. A fuoco bassissimo versare anche il bianco dell'uovo e coprire con una abbondante e generosa grattuggiata di parmigiano reggiano ( io ho usato lo stazzonato 24mesi ) alzare la fiamma e quanto uovo e formaggio decidono di fidanzarsi ufficialmente, versare sul centro della padella il tuorlo dell'uovo, attendere qualche minuto ( ma non troppo per carità ) e dopo una spolverata dI pepe servire direttamente la padella in tavola. Gustoso


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