sabato 15 marzo 2008

IL VIAGGIO DEL CRILLO - adattamento di Quirino

Quirino ha dato il meglio di sè con l'adattameno di una poesiola di Rodari.
Crillico amico mio, è con gratitudine che mi appresto a dedicare a te e alla tua metà e al vostro sito nascituro il seguente componimento poetico, per il saluto lusinghiero che mi avete scritto, per l'amicizia e la simpatia.so bene che gente di illustri natali e fini dicitori frequentano i luoghi ameni di questo etereo spazio, perciò null'altro dirò sul seguente poemetto poichè molti abbiano da cercare e sondare, verso nuovi orizzonti letterari.ovviamente non è opera mia. di mio c'è la prontezza della penna e l'occhio critico. non vi dirò chi ha scritto il sonetto ...mi limiterò solo a dirvi che se qualcuno dovesse ancora chiedermi COSA FARAI DA GRANDE, QUIRINO? beh, risponderò senza esitare: IO DA GRANDE VOGLIO FARE GIANNI RODARI!!!"

IL VIAGGIO DEL CRILLO"(titolo originale "Il viaggio del grillo")
C'era una volta un Crillo, bravissimo cantore,
sapeva a memoria l'Aida e il Trovatore.
Era un tenore, ma anche un tantino soprano
e andò a cantare alla Scala di Milano.
Per risparmiare i soldi - il treno costava troppo -
viaggiava a piedi, anzi, viaggiava a piede zoppo:
era un Crillo istruito, sempre il primo a scuola,
viaggiando con un sol piede consumava una scarpa sola.
Suonano le otto a Somma Lombardo,
si sente a dire che il Crillo è in ritardo.
Suonano le nove a Luino e a Dumenza,
giù acqua a secchi, il Crillo ha l'influenza.
Suonano le dieci in tutta la Lombardia,
il Crillo fa uno sternuto e lo cacciano via.
Suonano le undici sui monti di Varese,
si sente dire che il Crillo è tornato al suo paese.
Suona la mezzanotte a Castelletto Ticino
ma il Crillo non dorme e piange sul cuscino.
La morale della storia la sanno anche a Mombello:
anche il Crillo era un tenore, se aveva l'ombrello.
OLE'!!! CIAOOO

mercoledì 12 marzo 2008

La Colombera di Gorla Maggiore, buono ma che antipatia !

Venerdì scorso pausa pranzo a Gorla Maggiore insieme al mio amico Mimmo, che ringrazio per aver pagato il conto. Il ristorante questa volta lo ha scelto lui: La Colombera ( Gorla Maggiore, via Garibaldi n.7).

Locale caratteristico, una via di mezzo tra una trattoria e un ristorante chic. Menù vario, si mangia carne e pesce. La cucina è casereccia.
A pranzo la Colombera è frequentata da gente di tutti i tipi, dal notaro al muratore, dal commesso viaggiatore all'assicuratiore, dall'avvocato al delinquente, dal professore al Crillo... clientela varia, attratta senza dubbio anche dal prezzo fisso: €11,00 per un primo , un secondo, dolce, 1/4 di vinello e caffè. Ristorante pulito, luminoso ma senza dubbio non molto spazioso. Un giorno affronteremo il problema della sovrappopolazione di ristoranti e aerei... perchè riempire fino all'orlo, eliminando anche lo spazio per l'aria ???
In generale buona la cucina; ottimo il mio secondo casereccio ( salamelle in umido e purè di patate ) e delizioso anche il primo (spaghetti alla bottarga). Le porzioni sono abbondanti.
Il menù serale, a parer mio caro, prevede piatti della tradizione lombarda oltre che altre specialità quali per esempio il maialino da latte.
Nota stonata il personale: di una antipatia estrema ! Mimmo voleva portare dalla moglie uno di quei foglietti A4 su cui è scritto il menù di mezzogiorno: ha rischiato il linciaggio e ha dovuto desistere. Che ci sarà di tanto segreto ? ?Peccato davvero perchè il ristorante non è male, ma con personale di sala così poco disponibile il pranzo diventa indigesto.

Al tavolo di fianco al nostro sedevano quattro preti belli in carne. Siccome era venerdì di quaresima si sono astenuti dal mangiare carne, invitando altresì i volti a loro noti a seguire il loro esempio: hanno mangiato e bevuto vino, senza dimenticare dolce, caffè e ammazzacaffè...però niente carne mi raccomando!

In ogni caso ormai è chiaro, se non ci sono camionisti su cui basare la decisione se farmarsi o meno in un locale, potete controllare la presenza del clero...anche loro difficilmente sbagliano!


Consigliato: Io non ci tornerò

Prezzo: a mezzogiorno € 11,00 a persona, a cena non meno di € 32,00 a persona

Ho mangiato : spaghetti con bottarga, salamella in umido con purè, tiramisù e caffè

lunedì 10 marzo 2008

Profanata la tana del Crillo

"La Banda ha colpito ancora. E' la terza villetta a schiera, in poco più di tre mesi, che viene visitata dai topi d'appartamento. Bottino : un televosore LCD da 32 pollici."

Notizia come tante, in mezzo ad una marea di informazione spazzatura. Ma questa volta è tutto diverso, perchè mio è l'appartamento, mio è il televisore e miei sono pure i 32 pollici!!!

Figli di nessuno che siete entrati in casa mia senza essere invitati, ecco la mia maledizione, cornuti (clicca qui)!

E ORA QUALCHE CONSIDERAZIONE:
- In Cina è prevista la pena di morte per il furto ( il 28 settembre 1998 c'è stata un'esecuzione per furto di 60 yuan pari a $ 7,20) (art. 264).
- Negli Stati Uniti è costituzionalmente legittimo spedire all’ergastolo chi ruba anche solo un libro, se il ladro in questione ha la fedina penale già sporca.
- Il dititto islamico prevede per il furto (sirqa) il taglio della mano destra per la prima volta, in caso di recidiva il taglio del piede sinistro e infine la fustigazione.
- Nella tradizione ebraica e in quella cristiana esiste un comandamento che recita:NON RUBARE! LA violazione del comandamento è peccato mortale. Perché un peccato sia mortale si richiede che concorrano tre condizioni: « È peccato mortale quello che ha per oggetto una materia grave e che, inoltre, viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso La materia grave è precisata dai dieci comandamenti, secondo la risposta di Gesù al giovane ricco: « Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre » (Mc 10,19).
- In Romania chi ruba un pezzo di pane va in galera per minimo sei mesi
- In Bulgaria Svetoslav, 39 anni, è detenuto dal 2000. Dal 2003 si trova nella prigione centrale di Sofia, dove deve scontare ancora quattro anni e mezzo per furto, anche se la pena maggiore prevista per questo reato è tre anni. Questo perché Svetoslav ha accumulato 5 condanne diverse per lo stesso reato, per complessivi 13 anni di reclusione. Anche lui è uno dei “jackpot”, termine con cui, nel gergo carcerario, si definisce chi sconta lunghe pene in seguito a più condanne.
Secondo la legge di ispirazione statunitense in vigore dal 1997 al 2002, le sentenze vengono cumulate, e devono essere scontate separatamente, una ad una.

e in ITALIA ???

- In Italia il furto è il reato previsto dall'art. 624 del codice penale ai sensi del quale: chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé e per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 ad euro 526. Se è incensurato, ovvero non ha mai commesso altri reati, o non l'hanno mai pizzicato, si applicano le circostanze attenuanti generiche e quindi la pena si riduce. Se poi patteggia, ovvero . l'imputato e il pubblico ministero chiedono al giudice l'applicazione, nella specie e nella misura indicata, di una sanzione sostitutiva o di una pena pecuniaria, diminuita fino a un terzo, ovvero di una pena detentiva quando questa, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino a un terzo, non supera cinque anni soli o congiunti a pena pecuniaria., la pena si riduce ancora...

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