Quirino ha dato il meglio di sè con l'adattameno di una poesiola di Rodari.
Crillico amico mio, è con gratitudine che mi appresto a dedicare a te e alla tua metà e al vostro sito nascituro il seguente componimento poetico, per il saluto lusinghiero che mi avete scritto, per l'amicizia e la simpatia.so bene che gente di illustri natali e fini dicitori frequentano i luoghi ameni di questo etereo spazio, perciò null'altro dirò sul seguente poemetto poichè molti abbiano da cercare e sondare, verso nuovi orizzonti letterari.ovviamente non è opera mia. di mio c'è la prontezza della penna e l'occhio critico. non vi dirò chi ha scritto il sonetto ...mi limiterò solo a dirvi che se qualcuno dovesse ancora chiedermi COSA FARAI DA GRANDE, QUIRINO? beh, risponderò senza esitare: IO DA GRANDE VOGLIO FARE GIANNI RODARI!!!"
IL VIAGGIO DEL CRILLO"(titolo originale "Il viaggio del grillo")
C'era una volta un Crillo, bravissimo cantore,
sapeva a memoria l'Aida e il Trovatore.
Era un tenore, ma anche un tantino soprano
e andò a cantare alla Scala di Milano.
Per risparmiare i soldi - il treno costava troppo -
viaggiava a piedi, anzi, viaggiava a piede zoppo:
era un Crillo istruito, sempre il primo a scuola,
viaggiando con un sol piede consumava una scarpa sola.
Suonano le otto a Somma Lombardo,
si sente a dire che il Crillo è in ritardo.
Suonano le nove a Luino e a Dumenza,
giù acqua a secchi, il Crillo ha l'influenza.
Suonano le dieci in tutta la Lombardia,
il Crillo fa uno sternuto e lo cacciano via.
Suonano le undici sui monti di Varese,
si sente dire che il Crillo è tornato al suo paese.
Suona la mezzanotte a Castelletto Ticino
ma il Crillo non dorme e piange sul cuscino.
La morale della storia la sanno anche a Mombello:
anche il Crillo era un tenore, se aveva l'ombrello.
OLE'!!! CIAOOO
Nessun commento:
Posta un commento