mercoledì 12 agosto 2015

Caldè, acqua cristallina e arte pop

Caldè (Castelveccana )sul Lago Maggiore
La mia conoscenza dei laghi varesini è un po' scarsa e soprattutto piena di pregiudizi. Essendo un amante del mare pensavo, errando, che il lago fosse un mero succedaneo (sostituto) pieno di difetti e pericoli, ma soprattutto lo vedevo come un ammasso di acqua più o meno ristagnante e maleodorante. Il Lago di Varese, che per me era solo "la Schiranna",  devo poi confessare aver contribuito non poco a formare questa bizzarra immagine nella mia testa. 
acqua limpida e cristallina
Ecco perchè quando mi sono messo alla ricerca dei luoghi suggestivi della Provincia i Varese, ho storto un po' il naso nel vedere che Caldè e le sue Fornaci costituiscono un "must" da vedere per chi vive in Provincia.
Acceso il navigatore scopro che Caldè, che in realtà è una delle frazioni di Castelveccana, si trova sulle coste lombarde del Lago Maggiore a metà tra Laveno Mombello e Luino. Da Varese arrivarci è davvero molto semplice, io ho seguito la via che dal capoluogo passa per Gavirate, Cittiglio, Laveno  e poi Caldè, in questa suggestiva strada provinciale che costeggia il lungo lago e che in una giornata di sole vi  farà dimenticare il capoluogo varesino.
Arrivati nella piccola Caldè le opportunità di posteggio non mancano ( o noi siamo stati molto fortunati ) così come non mancano le strutture per i turisti (affittacamere, bar e ristoranti) che si aprono sulla piazzetta pedonale. 

Per poter godere appieno del lago vi sono tre soluzioni: 
1) se fate parte della fortunata categoria a cui appartiene il mitico "commendator Zampetti" e possedete quindi una barca o un bel motoscafo.....taaaac gita sul lago e abbronzatura integrale.

2) se fate parte della categoria dei pigri poteve fermarvi alla darsena, la prima spiaggia grande ( e gratuita) che trovate di fronte al chiosco dei gelati.
3) se fate parte della categoria del "meno siamo e meglio stiamo" ma anche della categoria "wild" potete avventurarvi nelle vecchie Fornaci e scegliere di tuffarvi dal "relitto" architettonico oppure andare a scegliere una delle calette raggiungibili dal sentiero centrale che attraversa per intero le Fornaci. 
Per chi come noi non sa come ci si comporta al lago è consigliato portare scarpe comode poichè le spiagge sono di roccia, sassi e ciottoli e una bella crema crema protettiva perchè il sole picchia ma il vento ne smorza la percezione.
Le Fornaci sono quel che rimane a picco sull'acqua di una struttura industriale per la produzione della calce. Perfetta location per un  film di Spike Lee ( hey Spike, se ci leggi..chiamaci!  Devi assolutamente vederla), può essere un po' inquietante però con il sole, le risate dei bambini, la presenza di anziani, ragazzi e famiglie lo rendono un posto colorato, pericoloso per alcuni versi, sporco, ma con un suo fascino. Alle Fornaci il degrato urbano è divenuto arte. (Graffitismo, writing e stencil art: Banksy se ci leggi, anche tu come Spike chiamaci, è rimasto qualche spazio vuoto!) 
Le opere si sono sovrapposte nella finalità della street art, coprire opere pregresse con opere nuove per una continua evoluzione artistica.
Caldè è sicuramente una buona soluzione per chi vuole lasciare anche solo per qualche ora la vita cittadina e tuffarsi in uno spazio incantevole, suggestivo e "pop". 
Per capire cosa abbiamo cercato di descrivere, c'è una sola soluzione: andare a Caldè ! 

 














 - Bru & Cri - 

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