martedì 9 settembre 2014

Orchidea Selvaggia

Orchidea Serlaggia era un film di fine anni 80, idealmente venne presentato come la continuazione di 9 Settimane e Mezzo che tanto aveva fatto discutere e che oggi è entrato nella storia del cinema.
Secondo una leggenda dell'antica Grecia viceva un tempo assai lontano un giovane bello, aitante e focoso, Orchis, figlio di una ninfa e di un satiro. 
 

Dalla madre aveva ereditato l'eterea bellezza, dal padre una libido irresistibile. 
Durante una festa in onore di Dioniso, il giovine tentò di amare una sacerdotessa, certo che i suoi natali lo avrebbero reso impunibile anche agli occhi delle divinità.
Ma così non fu e Dioniso lo condannò, facendolo sbranare dalle sue belve. 
Gli dei impietositisi per la terribile fine di quel giovane bellissimo, vollero perpetuare la memoria di Orchis. 
Dai suoi resti mortali fecero nascere una pianta di raro splendore che nelle radici conserva ancora il simbolo della virilità che fu fatale al giovinetto. Nacque così l'orchis (=orchidea). Il nome tradotto dal greco significa "testicolo" e ricorda la forma degli organi ipogei di alcune specie di orchidacee. 



Secondo la leggenda dell'Epiro, c'era una volta Orchide, un giovinetto bellissimo, che all'inizio dell'adolescenza vide mutare progressivamente il suo corpo: inizialmente gli spuntarono due floridi seni, poi l'intera figura si modellò con curve sinuose che resero impossibile definirne il sesso.
 
Per questo suo particolare aspetto, ragazzi e ragazze lo sfuggivano, trovandolo così ambiguo e diverso da tutti: un ermafrodito.  Il suo stesso carattere iniziò a presentare lati dissonanti, talora timido e introverso, talaltra aggressivo e impudico, come le divinità dell'amore. Ben presto, tutto questo gli diventò assolutamente insopportabile. Decise, allora, di porre fine alle sua stessa esistenza, gettandosi da una rupe. 
 
 
 

Sul prato che vide il suo bel corpo infrangersi al suolo tra macchie e rivoli di sangue, qualche dio pietoso fece nascere d'incanto una miriade di fiori diversi, simili per la loro splendida originalità: le orchidee. A ricordo di quella tragica fine, ma forse, più semplicemente, perché nelle orchidee sono celati sia i segni della virilità, sia quelli della femminilità, gli efebi ateniesi portavano sul capo coroncine di orchidee intrecciate; così adornati e vestiti di bianco, colore simbolo della purezza, cantavano le lodi ai loro dei. 
Forse, a quegli stessi dei che avevano assicurato la memoria imperitura del bellissimo Orchide con quei fiori magnifici che conosciamo con il nome di orchidee. 
( tratto da www.giardinaggiosanfruttuoso.it)

A Varese fino a questa sera presso la Camera di Commercio mostra di Orchidee. Le foto in questo post sono state scattate questa mattina. Specialisti sono proni anche a fornire consigli e aiuti ed è possibile chiedere il rinvaso delle proprie orchidee con una piccola offerta. Alla mostra sono presenti anche produttori francesi.  Da vedere. Ingresso libero





Nessun commento:

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001
segnala il tuo blog su blogmap.it
Sfondi Desktop

I viaggi del Crillo - Appunti disordinati di viaggio

Bookmark and Share

Viaggi del Crillo sulla mappa

Oltre 120 recensioni in Italia ed Europa. Alberghi, ristoranti, itinerari turistici e musei. Segui sulla mappa i nostri spostamenti e cerca le nostre recensioni in maniera semplice e veloce cliccando qui.

L'archivio del Crillo