mercoledì 26 marzo 2008

Il Crillo, il crillaio e San Carlino a Lecce

Lunedì di pasquetta il Crillo e tutto il crillaio ha deciso di fare una bella gita nella città di Lecce. Nonostante la città non abbia risposto alle aspettative di una parte della comitiva a me....è piaciuta davvero tanto!!! I viaggiatori del Crillo devono essere furbi nelle giornate di festa...ed andare a mangiare mooolto presto così da trovare posto nel ristorante prescelto e non imbattersi nella calca del piovoso giorno di pasquetta. Il Crillo e la sua famosa furbizia ha dato risultati: siamo riusciti a mangiare al San Carlino, storico ristorante di Lecce. Il simpatico proprietario del locale si è raccomandato agli avventori crilliferi di scegliere dal menù piatti "omogenei", così da non intasare la cucina con scelte tutte diverse... Come volevasi dimostrare infatti: il Crillo ha preso la famosa ricetta salentina "ciceri e tria", l'Orso Bruno un piatto di formaggi misti, il Ranger Elisa orecchiette alle cime di rapa e il Barone ha ordinato, insieme alla sottoscritta, tortelloni all'astice. I secondi anche...tutti diversi: isalata di pesce, seppia alla brace, puré di fave e cicorietta, lu purpu alla pignatta e poi dolci a volontà tutto innaffiato dal vinello del locale, bianco frizzantino...una bontà! Tutto veramente buono e corredato da grande gentilezza e velocità. (complimenti all'unica ragazza in sala...speedy gonzales...).

San Carlino - trattoria
Via Libertini, 22 - LECCE
Tel. 0832-331856

Consigliato: SI
Piatto forte: piatti della cucina salentina
Prezzo: circa 25 euro a persona



Post di Bru

1 commento:

notto ha detto...

cara bru,
caro cris,
cara donna elisa e don bruno
(eravate solo voi?... ho saltato qlcuno?vabbè...),
anche io a pasquetta ho ben mangiato e ben bevuto. sapete dove?
eh eh, voi allu mare... io alla muntagna!
località: Camarda. provincia: l'aquila, regione abruzzo, italia, terra. gradevole paesino dell'interland aquilano vanta splendidi panorami sul massiccio del gran sasso. è adagiata alle pendici delle omonime catene appeniniche e confina a nord, a sud a est e a ovest con assergi, filetto, paganica e con aragno alla lontana. non sono presenti coste marittime. clima molto poco mite e molto ventilato, esposta alle nevi e all'acqua, costituisce certamente una imperdibile risorsa ovina per l'economia locale. e tale economia è stata ovinamente propiziata dalla trasferta dalla quirinia alla camardia del sottoscritto monarca. nonostante il clima, ju vento, la nee (ecco nenque a quattro mani) e le asperità delle cime montuose, siamo riusciti a cuocere pecora, pancetta e salsicce dalle 12 alle 22. dentro e fuori il nosro ricovero. un ricovero di montagna serio, eh, e coi fiocchi: acqua, luce, cesso, una splendida compagnia e un simpaticissimo padrone di casa che io, ovviamente, non conoscevo (fidanzato della sorella dell'amico di un mio amico...). insomma dalla quirinia alla camardia la trasferta e la permanenza sono state un successone e cibo e bevande davvero gratificanti.
consigliato? eccerto,... so cucinatu JI!
PS ringrazio enrico e valentina dell'invito e delle cottacce, il padrone di casa roberto e tutta la compagnia che in quanto numerosa soprassiedo sull'enumeratio.

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